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domenica 18 dicembre 2011

La quarta candela è la " Candela degli Angeli "



La quarta candela è la " Candela degli Angeli "per onorare gli angeli e
la meravigliosa novella che portarono agli uomini in quella notte mirabile.
La luce vera, Colui che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo.
Colui che è "la Parola" è diventato uomo e ha vissuto in mezzo a noi uomini.
Noi abbiamo contemplato il suo splendore divino. Vieni, Luce vera, tu che illumini ogni uomo.
Rischiara le nostre tenebre e non avremo più paura perché tu, Gesù, sei luce alla nostra strada.
Donaci di portare la tua luce ai nostri fratelli. Amen.

venerdì 16 dicembre 2011

Doni di Natale

Preso da una rivista "lavori al chiacchierino"

Questo segnalibro ho trovato lo schema su un blog....non mi ricordo quale

lunedì 14 novembre 2011

domenica 6 novembre 2011

sciarpa gioiello


l'ho realizzata con la lana che avevo, ne farò subito un'altra mi piace troppo,
grazie Lella

lunedì 31 ottobre 2011

domenica 30 ottobre 2011

Torta al cioccolato


Posso affrirvi una fetta di torta? è squisita questa torta al cioccolato è la mia preferita non ci sono uova. Volete provarla? sono sicura che vi piacerà, cliccate qui

venerdì 21 ottobre 2011

BEATO



Rai Uno e Rai Vaticano presentano
“BEATO!”
Sabato 22 ottobre ore 17,45 su Rai Uno

Il 22 ottobre il calendario festeggia per la prima volta il beato Giovanni Paolo II. La coincidenza non è casuale. Se le leggi della Chiesa prevedono che la festa liturgica di beati e santi canonizzati sia fissata il giorno della loro morte – la loro “nascita al Cielo” – per Giovanni Paolo II è stata fatta un’eccezione, scegliendo appunto la data del 22 ottobre poiché in quel giorno del 1978 il Papa polacco ha celebrato la sua messa di inizio pontificato: un evento che resta impresso nella storia non solo religiosa dell’Occidente e del mondo.

Proprio in questa data così significativa, Rai Uno propone uno speciale realizzato da Rai Vaticano in cui viene narrata, all’interno delle vicende che hanno condotto alla sua beatificazione, l’emozione che la testimonianza di “Wojtyla il grande” ha donato a una moltitudine di persone di ogni cultura e religione.

La veglia del Circo Massimo con decine di migliaia di fedeli nella notte del primo maggio; il loro trasferimento, in una sorta di pellegrinaggio dentro la Città Eterna, fino a via della Conciliazione e piazza San Pietro. L’attesa notturna, tra i canti, il sonno e la preghiera; la giornata della cerimonia di beatificazione. La salita agli altari di Giovanni Paolo II viene raccontata seguendo passo passo con le telecamere il popolo che ha partecipato all’evento. I protagonisti delle immagini e del racconto sono proprio loro: uomini e donne di tutte le età, religiosi e laici, credenti e non credenti che sono voluti accorrere a celebrare la figura di un Papa il quale ha investito la storia personale di ciascuno, entrando nel cuore e nell’anima non solo della Chiesa ma dello stesso popolo di Dio.

Lo stesso popolo lo ha voluto “Santo subito” e ha poi risposto con infinito entusiasmo nel momento in cui Giovanni Paolo II è stato beatificato dalla sua Chiesa. “Chi ha conosciuto la gioia dell’incontro con Cristo non può tenerla chiusa dentro di sé, ma deve irradiarla”, amava dire il Papa polacco. La moltitudine che in “Beato!” viene ripresa e descritta, sembra aver profondamente appreso il suo messaggio.

venerdì 23 settembre 2011

Auguri a tutti voi che vi chiamate Pio Francesco





Avete il vero nome di Padre Pio. Oggi è San Pio da Pietrelcina (Francesco Forgione) Pietrelcina, Benevento, 25 maggio 1887 - San Giovanni Rotondo, Foggia, 23 settembre 1968 Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002. Etimologia: Pio = devoto, religioso, pietoso (signif. Intuitivo) Martirologio Romano: San Pio da Pietrelcina (Francesco) Forgione, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che nel convento di San Giovanni Rotondo in Puglia si impegnò molto nella direzione spirituale dei fedeli e nella riconciliazione dei penitenti ed ebbe tanta provvidente cura verso i bisognosi e i poveri da concludere in questo giorno il suo pellegrinaggio terreno pienamente configurato a Cristo crocifisso. Ascolta da RadioVaticana: Ascolta da RadioRai: Ascolta da RadioMaria: Quando muore, il 23 settembre 1968, a 81 anni, le stimmate scompaiono dal suo corpo e, davanti alle circa centomila persone venute da ogni dove ai suoi funerali, ha inizio quel processo di santificazione che ben prima che la Chiesa lo elevasse alla gloria degli altari lo colloca nella devozione dei fedeli di tutto il mondo come uno dei santi più amati dell’ultimo secolo. Francesco Forgione era nato a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. I suoi genitori, Grazio e Giuseppa, erano poveri contadini, ma assai devoti: in famiglia il rosario si pregava ogni sera in casa tutti insieme, in un clima di grande e filiale fiducia in Dio e nella Madonna. Il soprannaturale irrompe assai presto nella vita del futuro santo: fin da bambino egli riceveva visite frequenti di Gesù e Maria, vedeva demoni e angeli, ma poiché pensava che tutti avessero queste facoltà non ne faceva parola con nessuno. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Vuole partire missionario per terre lontane, ma Dio ha su di lui altri disegni, specialissimi. I primi anni di sacerdozio sono compromessi e resi amari dalle sue pessime condizioni di salute, tanto che i superiori lo rimandano più volte a Pietrelcina, nella casa paterna, dove il clima gli è più congeniale. Padre Pio è malato assai gravemente ai polmoni. I medici gli danno poco da vivere. Come se non bastasse, alla malattia si vanno ad aggiungere le terribili vessazioni a cui il demonio lo sottopone, che non lasciano mai in pace il povero frate, torturato nel corpo e nello spirito. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Un numero incalcolabile di uomini e donne, dal Gargano e da altre parti dell’Italia, cominciano ad accorrere al suo confessionale, dove egli trascorre anche quattordici-sedici ore al giorno, per lavare i peccati e ricondurre le anime a Dio. È il suo ministero, che attinge la propria forza dalla preghiera e dall’altare, e che Padre Pio realizza non senza grandi sofferenze fisiche e morali. Il 20 settembre 1918, infatti, il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Padre Pio viene visitato da un gran numero di medici, subendo incomprensioni e calunnie per le quali deve sottostare a infamanti ispezioni canoniche; il frate delle stimmate si dichiara “figlio dell’obbedienza” e sopporta tutto con serafica pazienza. Infine, viene anche sospeso a divinis e solo dopo diversi anni, prosciolto dalle accuse calunniose, può essere reintegrato nel suo ministero sacerdotale. La sua celletta, la numero 5, portava appeso alla porta un cartello con una celebre frase di S. Bernardo: “Maria è tutta la ragione della mia speranza”. Maria è il segreto della grandezza di Padre Pio, il segreto della sua santità. A Lei, nel maggio 1956, dedica la “Casa Sollievo della Sofferenza”, una delle strutture sanitarie oggi più qualificate a livello nazionale e internazionale, con 70.000 ricoveri l’anno, attrezzature modernissime e collegamenti con i principali istituti di ricerca nel mondo. Negli anni ‘40, per combattere con l’arma della preghiera la tremenda realtà della seconda guerra mondiale, Padre Pio diede avvio ai Gruppi di Preghiera, una delle realtà ecclesiali più diffuse attualmente nel mondo, con oltre duecentomila devoti sparsi in tutta la terra. Con la “Casa Sollievo della Sofferenza” essi costituiscono la sua eredità spirituale, il segno di una vita tutta dedicata alla preghiera e contrassegnata da una devozione ardente alla Vergine. Da Lei il frate si sentiva protetto nella sua lotta quotidiana col demonio, il “cosaccio” come lo chiamava, e per ben due volte la Vergine lo guarisce miracolosamente, nel 1911 e nel 1959. In quest’ultimo caso i medici lo avevano dato proprio per spacciato quando, dopo l’arrivo della Madonna pellegrina di Fatima a San Giovanni Rotondo, il 6 agosto 1959, Padre Pio fu risanato improvvisamente, tra lo stupore e la gioia dei suoi devoti. “Esiste una scorciatoia per il Paradiso?”, gli fu domandato una volta. “Sì”, lui rispose, “è la Madonna”. “Essa – diceva il frate di Pietrelcina – è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni”. Esortava sempre i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane quali l’umiltà,la pazienza, il silenzio,la purezza,la carità.“Vorrei avere una voce così forte – diceva - per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna”. Lui stesso aveva sempre la corona del rosario in mano. Lo recitava incessantemente per intero, soprattutto nelle ore notturne. “Questa preghiera – diceva Padre Pio – è la nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l’esplosione della nostra carità”. Il suo testamento spirituale, alla fine della sua vita, fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”. Intorno alla sua figura in questi anni si sono scritti molti fiumi di inchiostro. Un incalcolabile numero di articoli e tantissimi libri; si conta che approssimativamente sono più di 200 le biografie a lui dedicate soltanto in italiano. “Farò più rumore da morto che da vivo”, aveva pronosticato lui con la sua solita arguzia. Quella di Padre Pio è veramente una “clientela” mondiale. Perché tanta devozione per questo san Francesco del sud? Padre Raniero Cantalamessa lo spiega così:“Se tutto il mondo corre dietro a Padre Pio – come un giorno correva dietro a Francesco d’Assisi - è perché intuisce vagamente che non sarà la tecnica con tutte le sue risorse, né la scienza con tutte le sue promesse a salvarci, ma solo la santità. Che è poi come dire l’amore”.

lunedì 15 agosto 2011

15 agosto Assunzione della Beata Vergine Maria


La beata Vergine Maria, Madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta anima e corpo nella gloria celeste. Questa verità di fede ricevuta dalla tradizione della Chiesa fu solennemente definita dal papa Pio XII.

La Chiesa, il 1 novembre 1950
ha dichiarato questa verità di fede:

"L'Assunzione è il privilegio in virtù del quale
l'Immacolata Madre di Dio è stata glorificata,
alla fine della sua vita terrena, nella sua anima
e nel suo corpo, senza attendere la risurrezione
finale".

lunedì 8 agosto 2011

Pendente Amalia

I colori sono i miei preferiti e anche della cara amica Amalia, le è piaciuto molto il pendente Maria Antonietta e così ne ho creato un'altro con colori simili ma lavorazione differente
 Spero ti piaccia Amalia

sabato 30 luglio 2011

AIUTIAMOCI PER IL BENE

Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere. In tre correvano, un piccolo ragazzino cadde sull'asfalto, fece un paio di capriole e cominciò a piangere.Gli altri otto sentirono il ragazzino piangere. Rallentarono e guardarono indietro. Si fermarono e tornarono indietro... ciascuno di loro. Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo e a dire: "Adesso stai meglio?" Allora, tutti e nove si abbracciarono e camminarono verso la linea del traguardo.Tutti nello stadio si alzarono, e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti. Persone che erano presenti raccontano ancora la storia.Perché? Perché dentro di noi sappiamo che: la cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi. La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta rallentare e cambiare la nostra corsa. "Una candela non ci perde niente nell'accendere un'altra candela".

lunedì 25 luglio 2011

Madonna Pellegrina

Non temere di prendere con te Maria... (Matteo, 1, 20)

Niente avviene a caso: e allora sei autorizzato a pensare che questo incontro on line è stato voluto da Maria per te
Vuoi accogliere Maria che bussa allo schermo del tuo inseparabile computer e - attraverso il computer - vuole arrivare al tuo cuore?
 Suore Carmelitane scalze

venerdì 22 luglio 2011

cammeo ciondolo-spilla

Mi piace molto questo cammeo come ciondolo ma anche come.....
spilla, che ne dite?

mercoledì 6 luglio 2011

giovedì 30 giugno 2011

Giveaway di Etoile

La cara Etoile vuole festeggiare con noi il 24° anniversario del suo matrimonio e mette in palio questo spendido gioiello,  scade il 31 agosto iscrivetevi!!!!!!!

martedì 21 giugno 2011

Cappellino

Un piccolo cappellino lavorato al chiacchierino, le spiegazioni sono su "Il lavoro  chiacchierino" n.14 di Mani di Fata

Candy "La grafica di Etoile"

Scade il 30 giugno, l'indirizzo per iscriversi è:
http://lagraficadietoile.blogspot.com/2011/05/candy-la-grafica-di-etoile.html
iscriveteviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

mercoledì 15 giugno 2011

Maria Antonietta

Questo pendente lo dedico alla cara amica Maria,  non finirò mai di ringraziarti, grazie amica mia

sabato 21 maggio 2011

Rosario

Finalmente!!!!! è stato un lavoro lungo ma finalmente l'ho terminato, il mio Rosario


lunedì 2 maggio 2011

Porta-Angelo


Grazie Renata per lo schema!

QUELL'UOMO VENUTO DA MOLTO LONTANO



SEI VENUTO DA MOLTO LONTANO, PORTAVI CON TE IL TUO FARDELLO CARICO DI SOFFERENZE, E DI TANTO AMORE...I TUOI OCCHI PARLAVANO PER LA TUA ANIMA, IL TUO DOLCE SORRISO HA SCALDATO MOLTI CUORI,E IL TUO COSI' UMILE CI HA FATTO INNAMORARE, MAI STANCO DI GIRARE PER IL MONDO A PROFESSARE LA PACE E QUALCHE VOLTA A CHIEDERE PERDONO...SEI RIUSCITO AD ENTRARE ANCHE NEI CUORI PIU' DURI, QUALCUNO TI STIMA, ALTRI TI CONTESTANO, MA MOLTI TI STRINGERANNO PER SEMPRE A SE'...LA PACE TANTO DESIDERATA E L'AMORE TANTO SPERATO DA TE NON SO SE MAI ARRIVERANNO, PERCHE' IO CREDO CHE FINCHE' ESISTERA' L'UOMO ESISTERANNO LE GUERRE, MA UNA TUA FRASE E' IMPRESSA DENTRO ME...NON ABBIATE PAURA DI AVERE CORAGGIO !!..E OGNI VOLTA CHE IL TIMORE MI PRENDE LA RIPETO, E POI GUARDO LASSU' E TI SORRIDO...SORRIDO A QUELL'UOMO CHE DI NUOVO E' TANTO LONTANO, MA CHE SONO CERTA RISPONDE ANCORA AD OGNI RICHIAMO