sabato 30 luglio 2011
AIUTIAMOCI PER IL BENE
Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere. In tre correvano, un piccolo ragazzino cadde sull'asfalto, fece un paio di capriole e cominciò a piangere.Gli altri otto sentirono il ragazzino piangere. Rallentarono e guardarono indietro. Si fermarono e tornarono indietro... ciascuno di loro. Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo e a dire: "Adesso stai meglio?" Allora, tutti e nove si abbracciarono e camminarono verso la linea del traguardo.Tutti nello stadio si alzarono, e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti. Persone che erano presenti raccontano ancora la storia.Perché? Perché dentro di noi sappiamo che: la cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi. La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta rallentare e cambiare la nostra corsa. "Una candela non ci perde niente nell'accendere un'altra candela".
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4 commenti:
Grazie amica mia !!
Una riflessione importante!!
bellissimo quanto hai scritto.Dovremme veramente imparare!!!!
Un abbraccio e buona domenica.
Pinuccia
E' davvero un racconto bellissimo! Grazie per avermi fatto iniziare bene questa giornata!
un bacio care amiche
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